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Le funzioni del sangue

Il sangue scorre attraverso tutto il corpo nei vasi sanguigni. In questo suo fluire, esso adempie a quattro funzioni principali: il trasporto di sostanze, la difesa da agenti patogeni, la rimarginazione delle ferite e la distribuzione del calore.

Il trasporto di sostanze

Per poter vivere, ogni cellula del nostro corpo necessita di energia. Questa energia viene ottenuta mediante combustione degli zuccheri con l’ossigeno, reazione che produce anidride carbonica e acqua che il sangue provvede a trasportare.

Gas

Inspirando aria, l’ossigeno entra nei polmoni;

  • Nei polmoni, i globuli rossi assorbono l’ossigeno e lo trasportano alle cellule dei tessuti e dei muscoli;
  • Qui, l’anidride carbonica, la “ sostanza di rifiuto “ viene assorbita e in seguito convogliata ai polmoni, da dove lascia il corpo durante l’espirazione.

Sostanze solide

  • Il sangue assimila le sostanze nutritive dell’intestino e le trasporta alle cellule: Si distinguono due gruppi di sostanze nutritive (sostanze solide): solubili (ad esempio lo zucchero d’uva) e insolubili (ad esmpio i lipidi  ). Per poter essere trasportate, le sostanze solide insolubili vengono legate ad una proteina;
  • Le cellule cedono al sangue le sostanze di rifiuto, che le trasporta ai polmoni, al fegato o ai reni, da dove lasciano il corpo (ad esempio nell’urina).

La Funzione di difesa

Nell’ambiente che ci circonda vivono numerosi agenti patogeni come virus, batteri, parassiti vegetali (funghi) e animali (ad esempio gli agenti patogeni della malaria). Per opporsi a questi temibili intrusi, il nostro organismo necessita quindi di un sistema di difesa, articolato in due tipi, di cui i globuli bianche sono parte integrante.

Prima difesa rapida: reazione generica

Gli agenti patogeni introdottisi nell’organismo mettono il corpo in allarme.

  • I globuli bianchi, soprattutto i granulociti, raggiungono gli agenti patogeni (che possono trovarsi in una ferita). Il corrispondente punto del corpo si arrossa e si riscalda, si gonfia e inizia a dolere: si è sviluppata un’infezione.
  • Il corpo aumenta la temperatura: insorge la febbre.
  • I granulociti tentano di avvolgere gli agenti patogeni e di divorarli (in biologia, questa fase viene chiamata fagocitosi). Durante questa operazione, però, i granulociti stessi soccombono.
  • Poi anche i fagociti giganti (macrofagi) raggiungono gli agenti patogeni per partecipare alla fagocitosi.

Difesa lenta e mirata: reazione specifica

In questa fase sono i linfociti a svolgere il lruolo principale.

  • I linfociti riconoscono gli agenti patogeni (batteri e virus) che si sono introdotti nell’organismoe iniziano a produrre in dosi massicce gli anticorpi adatti a contrastarli. Per ogni tipo di batterio e di virus, ossia per ogni antigene, vengono prodotti anticorpi specifici. Specifico in questo caso significa che anticorpi e antigeni si adattano perfettamente l’uno all’altro, proprio come la chiave alla serratura. Questa fase di difesa mirata richiede però tempo.
  • Quando gli anticorpi sono pronti, si uniscono agli intrusi. E’ questo il primo passo verso la distruzione degli antigeni.
  • Inizia ora il lavoro dei fagociti giganti (macrofagi), che avvolgono gli antigeni, li divorano e li digeriscono.
  • Sconfitti gli agenti patogeni, alcuni linfociti registrano nella loro memoria la ricetta per formare gli anticrpi adatti ad opporsi a quei particolari antigeni. Se anche dopo anni i medesimi antigeni dovessero aggredire nuovamente il corpo, i linfociti potrebbero quindi produrre in brevissimo tempo gli anticorpi adatti a contrastarli e distruggerli prima che riescano a moltiplicarsi in modo esagerato. Il corpo è così diventato immune nei confronti della malattia provocata da questi agenti patogeni, e quindi non ne viene più colpito, oppure solo in forma leggera.

La rimarginazione delle ferite

Le piastrine (trombociti) e le proteine plasmatiche (fattori coagulanti) proteggono il corpo dalla perdita di sangue nel caso di piccole ferite. L’emostasi avviene in tre fasi:

  • I vasi sanguigni feriti si restringono;
  • Le piastrine si fissano sul bordo dell’apertura dei vasi, chiudendola in pochi minuti;
  • I fattori coagulanti ( proteine plasmatiche), vengono attivati; in un complesso procedimento viene prodotta la fibrina, una proteina insolubile e filamentosa che va ad aggiungersi al trombo formato dalle piastrine per formare uno scudo di protezione che consente alla ferita di chiudersi.

La distribuzione del calore

Sia in estate che in inverno, l’interno del nostro corpo dovrebbe avere una temperatura di ca. 37° C. Il calore viene soprattutto prodotto dall'’ttività delle cellule. In seguito, il sangue lo trasporta attraverso il corpo a tutti gli organi. Attraverso i vasi sanguigni precedentemente allargatisi, il calore in eccedenza viene convogliato alla pelle e qui irradiato all’esterno: Se necessario, l’emissione di calore viene stimolata dalla sudorazione ( evaporazione dell’acqua).


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